I quesiti di Eliapos: Il formatore non italiano può far valere i titoli conseguiti all’estero?
Proponiamo il quesito, pervenutoci da un nostro Associato, relativo al possesso dei requisiti del formatore-istruttore per le attrezzature di lavoro, proveniente dall’Unione Europea.
In particolare per il docente in questione con le seguenti specificità:
- nazionalità francese,
- poco esperto della lingua italiana,
- proveniente da un istituto di formazione che si occupa di formazione e qualificazione all’uso di attrezzature di lavoro, normativa equivalente -a detta dell’Associato- al nostro Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012, repertorio atti n. 53,
Si chiede se, proprio in virtù di tale ultimo requisito, possa effettuare, in un cantiere ubicato nel territorio italiano, la docenza dei soli moduli tecnico e pratico per le attrezzature di lavoro, individuate nel suddetto Accordo n. 53, nei confronti di allievi di nazionalità francese, con scarsa conoscenza della lingua italiana.
Per ovviare a tale inconveniente, ai fini del completamento della formazione sulle attrezzature di lavoro, l’Associato fa presente che il modulo giuridico verrebbe affidato ad un docente italiano esperto in lingua francese, in possesso dei requisiti previsti dal citato Accordo.
Rispondiamo al quesito precisando, preliminarmente, che il docente della formazione tecnico-pratica, a cui si fa riferimento nella fattispecie, per poter svolgere tale attività in Italia, deve essere in possesso di tutti i requisiti previsti al riguardo dalla normativa italiana, così come riportati al punto 2.1. dell’Allegato A all’Accordo in questione: “Individuazione e requisiti dei docenti”.
Tali requisiti devono essere appositamente documentati.
Eventuali accordi bilaterali in materia si aggiungono a tali principi.
Si segnala che allo stato attuale sul sito della Farnesina non risultano riportati Accordi tra Italia e Francia stipulati in tal senso.
Ultimo punto, ma non per questo meno importante, è la disposizione riportata al punto 13. dell’art. 37 del TU relativa alla formazione nei confronti di lavoratori immigrati che deve svolgersi previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare, utilizzata nel percorso formativo.
Anno 8, n° 22, 11 maggio 2022
A tal proposito, ti ricordiamo che dal 16 maggio p.v. sono in partenza i corsi sulle attrezzature di lavoro: carrelli elevatori, PLE, trattori, ecc.