…quando aprire le finestre…
con lo sviluppo delle nuove varianti Covid19 la questione del contagio ricopre una rilevanza prioritaria. A tal proposito, si ritiene utile, negli ambienti chiusi (ad esempio: aule, uffici ecc.), il monitoraggio dell’anidride carbonica presente nell’aria mediante l’installazione in tali luoghi, di apposite apparecchiature (particolari termometri) per il rilevamento della concentrazione di CO2, frutto della respirazione dei presenti, con un immediato riscontro visivo.
Il rilevatore innesca l’accensione di una luce semaforica in corrispondenza dei superamenti di soglie di rischio della concentrazione di anidride carbonica e consente ai presenti di disporre l’immediata apertura di porte e finestre fino al rientro dei valori entro i limiti. Da un esperimento svoltosi in una scuola emerge che “all’inizio nessuna classe rispettava la soglia più bassa di rischio di 700 ppm (luce verde), mentre ben 6 classi su 11 superavano la soglia di rischio limite di 1000 ppm (luce rossa)“. Fonte “Environmental Research” del 3 luglio u.s.
Anno 7, n° 64, 26 novembre 2021