Prorogato di sei mesi l’obbligo di comunicare all’Inps gli infortuni sul lavoro che comportano l’assenza anche di un solo giorno.
Gentilissime/i web- Lettrici / Lettori,
Si segnala che la legge 27 febbraio 2017 n.19 di conversione del Decreto Legge 244/2016 (cosiddetto “Milleproroghe”) ha prorogato di sei mesi l’obbligo per i datori di lavoro e dirigenti di comunicare all’Inps gli infortuni sul lavoro che comportano l’assenza anche di un solo giorno.
In particolare, la decorrenza dell’obbligo (previsto dal comma 1-bis dell’articolo 18 del D.Lgs. 81/2008) di denunciare entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico gli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento, viene fatta slittare di ulteriori sei mesi dal termine di adozione del decreto istitutivo del nuovo sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (cosiddetto “Sinp”): conseguentemente la data dell’inizio di tale obbligo, prevista per il 12 aprile 2017, è stata spostata al 12 ottobre 2017.
Che cosa si intende per infortunio sul lavoro?
L’infortunio sul lavoro (INAIL 2017) è un incidente che avviene in occasione dell’attività lavorativa che va ben oltre il concetto di “durante l’orario di lavoro” o “sul posto di lavoro” in quanto in esso vengono ricomprese tutte quelle situazioni, anche ambientali, nelle quali il lavoratore può essere a rischio di incidenti e quindi di infortunio.
Cosa è l’assicurazione obbligatoria?
L’infortunio sul lavoro è coperto dall’assicurazione obbligatoria che prevede il risarcimento, retribuzione indennità sostitutiva, in caso di incidente violento dal quale derivi la morte e l’inabilità permanente o assoluta del lavoratore.
Nel concetto di infortunio sul lavoro, oltre a far rientrare gli incidenti causati da agenti aggressivi esterni tali da provocare danneggiamenti all’integrità psico-fisica del lavoratore, come ad esempio: sostanze tossiche, sforzi muscolari eccessivi o virus, l’INAIL ricomprende non solo tutti gli eventi che possono minare la salute del lavoratore durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, (durante l’orario di lavoro e sul posto di lavoro) ma anche gli eventi con rapporto indiretto di causa effetto, tra l’incidente che causa l’infortunio e l’attività lavorativa svolta.
Cosa deve fare il lavoratore se si infortuna sul posto di lavoro?
1.Il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro deve comunicare immediatamente l’incidente al datore di lavoro che deve inviarlo subito al pronto soccorso;
2.al pronto soccorso a seguito della visita medica viene rilasciato il primo certificato medico che deve essere trasmesso dal lavoratore al datore di lavoro;
3.dopo la presentazione della denuncia di infortunio INAIL online a carico del datore di lavoro, il lavoratore infortunato, due o tre giorni prima della scadenza della prognosi indicata sul certificato medico del pronto soccorso, deve recarsi alla visita medica presso gli ambulatori INAIL.
Cosa deve fare il datore in caso di infortunio sul lavoro?
Il datore di lavoro deve obbligatoriamente presentare per via telematica il nuovo modello di denuncia infortunio sul lavoro INAIL, nel caso in cui i giorni di prognosi dovessero superare i 3 giorni oltre la giornata in cui si è verificato l’incidente.
A seguito della visita medica l’ INAIL provvede a:
◦fissare un nuovo appuntamento in caso di continuazione dell’infortunio temporaneo e rilasciare un certificato medico infortunio da consegnare al datore di lavoro;
◦chiudere l’infortunio temporaneo con un certificato di chiusura definitiva da consegnare in azienda per poter riprendere il lavoro.
Si ricorda che la mancata denuncia d’ infortunio all’INAIL da parte del datore di lavoro entro 2 giorni dal ricevimento del certificato medico o in caso di ritardata presentazione, viene sanzionato con una multa amministrativa da € 1.290,00 a € 7.745,00 sia da parte dell’Inail che da parte dall’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Tale sanzione, è prevista anche nel caso in cui il datore di lavoro non indichi oppure ometta, completamente o parzialmente, il codice fiscale del lavoratore nel modello di denuncia Inail, in tal caso l’ammontare della sanzione amministrativa è stabilito dall’art. 16, L. n. 251/1982 “(In caso di mancata o inesatta indicazione del codice fiscale..omissis…. é applicata dall’istituto assicuratore una sanzione amministrativa di L. 50.000”).
Lavoratore autonomo
Se l’infortunio è a carico di un lavoratore autonomo del settore artigianato o del settore dell’agricoltura, non è prevista alcuna sanzione amministrativa per l’omessa o ritardata denuncia all’Inail, ma vi è la perdita del diritto all’indennità di temporanea per i giorni antecedenti l’inoltro della denuncia.
Incidente in itinere: quando è risarcito dall’Inail?
L’infortunio sul lavoro “incidente itinere” è la tutela dei lavoratori che subiscono infortuni durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.
L’INAIL copre l’infortunio in itinere anche se l’incidente occorso al lavoratore si verifica durante il normale percorso per recarsi da un luogo di lavoro ad un altro, nel caso di rapporti di lavoro plurimi, oppure durante il tragitto abituale per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa aziendale.
Utilizzo di mezzi pubblici
L’infortunio sul lavoro in itinere è risarcito per qualsiasi incidente avuto dal lavoratore durante il normale tragitto a prescindere dal mezzo di trasporto pubblico utilizzato, quindi in treno, a piedi, in autobus, in taxi purché siano appurate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari.
Utilizzo di mezzi privati
L’incidente in itinere occorso al lavoratore durante il tragitto normale tra casa e lavoro con il mezzo privato: auto, moto o bicicletta, è coperto dall’assicurazione solo se tale uso è considerato per forza necessario ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa come ad esempio:
•se l’auto o il motorino sono stati forniti dal datore di lavoro per esigenze lavorative,
•se il posto di lavoro non può essere raggiunto con i mezzi pubblici,
•se il posto di lavoro è raggiungibile con i mezzi pubblici ma i loro orari non consentono di arrivare in tempo al turno di lavoro,
•se i mezzi pubblici obbligano ad attese eccessivamente lunghe,
•se i mezzi pubblici comportano un rilevante dispendio di tempo rispetto all’utilizzo del mezzo privato,
•se la distanza della fermata più vicina è molto lunga da percorrere a piedi.
Infortunio in itinere non indennizzabile dall’INAIL
L’infortunio sul lavoro in itinere causato dal consumo di alcool, droga e di psicofarmaci, non è indennizzabile dall’INAIL come la mancanza della patente di guida da parte del conducente.
Per quanti giorni il datore di lavoro paga l’infortunio sul lavoro?
Alla prossima newsletter
Anno 3 n.10, 11 maggio 2017
Contatta Eliapos sugli infortuni sul lavoro per una consulenza o per saperne di più.
[contact-form-7 id=”653″ title=”Info-contatto”]